Articoli iniziati e mai finiti ne abbiamo? Eccome! Questa è la terza versione di questo, che sarebbe dovuto uscire ad agosto 😆 prima perché ho felicemente scelto di cambiare operatore telefonico a pochi giorni dalla partenza per le vacanze e mai scelta fu più sbagliata… zero campo ovunque in tutti i posti (meravigliosi 🥺) in cui sono stata in Sicilia. Dritta da poracci, se non funziona il 4G, LTE o chi per esso, declassate a 3G, non avrete la velocità ma almeno sarete connessi! Io l’ho scoperto troppo tardi nel corso della vacanza, eh vabbè! Poco importa, ho fatto un po’ di detox e ho saltato qualche uomo del lunedì, che non fosse già stato programmato in precedenza, che faccio uscire sul pagina Facebook.
Tornato alla canzone del titolo che ho scelto non potrebbe esserci titolo più banale e imbarazzante per un post da primo settembre (perché questa era la seconda data prevista ma è il 9 settembre, siamo ancora nella prima decade 😆) ma tant’è… svegliatemi a fine settembre perché non sta iniziando affatto nel migliore dei modi sotto molti punti di vista. Come disse Tenco, (se lo disse, perché ormai si attribuisce ai morti la qualunque!) Perché scrivi solo cose tristi? Perché quando sono felice, esco.
Ecco, con questo non voglio dire che scrivo quando sono triste, non lo sono e, come si suol dire, chi mi conosce lo sa non sono quasi mai triste e credo anche che voi vi siate fatti un’idea a questo punto. Ma di certo rimugino su questo spazio e mi do una smossa nello scrivere quando qualcosa mi impensierisce, quindi settembre sii buono con me da qui in poi perché al momento sei iniziato proprio malaccio, anzi, di merda!
Settembre mese di bilanci, da sempre, molto più di dicembre. Sui social e i media parrebbe che non esisterà altro mese all’infuori di settembre, mi pare assurdo, tanto che ho coniato il mio personalissimo non avrai altro settembre all’infuori di questo 👻.
Archiviati gonfiabili e conchiglie per molti, e per molto ahimè, settembre è ancora un ottimo mese per le vacanze sulla bella penisola. Clima mite, prezzi di voli e alloggi più economici e meno ressa, suona così accattivante che mi prenderei altre due settimane di ferie 😏
Adoro la pace e la tranquillità delle spiagge poco frequentate.
Mi sono preoccupata che Amy durante le mia vacanze stesse a suo agio a casa dei miei genitori, nulla di più sbagliato. Ho lasciato un gatto normopeso ed equilibrato e l’ho ritrovata ingrassata ed incazzata, ha passato 20 giorni offesa, nascosta mangiando come un porcellino! E a distanza di due settimane dal mio rientro mi pare un filino ancora risentita…
Resoconto a parte ho un consiglio da darvi, H&M ha collaborato ad una capsule con Richard Allan. Chi è Richard Allan? Tranquilli non lo conoscevo nemmeno io fino a che non è uscita questa edizione limitata per H&M. In breve Richard Allan è un designer inglese dagli anni 60 è specializzato nella creazione di pattern per tessuti, una vera arte da vestire. Se non fosse stato per H&M molti di noi non avrebbero avuto la possibilità di conoscerlo, o di permetterselo dato che le sue creazioni sono belle e, purtroppo, di fascia alta. Ci ha pensato H&M a darci un assaggio e vi lascio qualche immagine direttamente dal sito H&M di quello che mi sono trovata davanti qualche giorno fa entrandoci, inutile dirlo, è stato amore a prima vista
Inutile dirvi che è tutto poliestere, ma c’è da aspettarselo da capi fast fashion. Quindi, potevo io lasciare cotanta meraviglia in negozio? Che ve lo dico a fare…
Scrunchie e foular presi! Hanno tutto quello che ai miei occhi risulta irresistibile, rigore inglese e colore… sembra un contrasto lo so! Il foulard lo userò per acconciare i capelli in pieno stile sixties!
Settembre è ancora lungo, a giorni inizieranno le scuole e allora si che le vacanze saranno veramente un ricordo. Spero che la canzone odierna possa incontrare la vostra approvazione, il video di questa canzone l’ho sempre odiato, troppo parlato, una durata di 7 minuti per una canzone che ne dura poco più di 4 😒 l’avete quasi raddoppiata, ok era il 2005, ok eravamo in piena guerra in Iraq e si voleva far molto leva sulla critica sociale, ok, però nel 2005 non c’era spotify e se la volevi ascoltare c’era il santo Tubo non ancora inzozzato di pubblicità e sponsorizzate 😒 e ti beccavi i 7 minuti.
Quindi beccateve il video e riconoscerete una giovane Dolores Abe… ehm… Evan Rachel Woods che vi ricorda che il 2020 è alle porte e con esso Westword 3. Ma questa è un’altra storia.