Lo vedete questo?
O meglio cosa vedete? Sono due vestiti è chiaro, ma vedete quello che vedo io? Uno è uno scadente abito copia da poche decine di euro e l’altro è un capo decisamente più di “valore”. Cosa distingue il gusto dalla suggestione?
Il vestito di sinistra è quello cheap che ho acquistato perché mi piaceva, bel colore, bel taglio, bel pattern, mi veste bene… ecco, gusto però l’ho messo una volta perché quella volta ho scoperto che quello che mi aveva attratto era qualcosa di –già visto– di –familiare– di –bello– non vi ricorda la fantasia Missoni? Mi ha sempre dato l’impressione di essere stata, in un certo senso, raggirata e quindi non l’ho mai più indossato perché non sentivo quell’acquisto come una libera scelta, come mio, intendiamoci, non è una copia di Missoni, ci assomiglia a malapena, ma la sensazione è stata, ed è, quella. Lo tengo nell’armadio non per indossarlo ma come monito, Gio’ sei stata poco furba. E poi è proprio cheap…si sfilaccia dappertutto anche solo rimanendo nell’armadio 🙄
Io non sono mai stata fissata o interessata ai brand, ma con il passare degli anni tendo a fare acquisti un po’ più consapevoli. Siamo sicuri che tutto quello che passa sotto i nostri occhi sia originale? Genuino? No, non possiamo.
Ad andare bene sono dupe, ispirazioni, e non lo sappiamo, nella peggiore delle ipotesi si tratta di plagio e se ne siamo consapevoli siamo anche complici, no? Io non ho tutte le riposte ma vi chiedo se vedeste il vostro lavoro rubato ne sareste contenti o omaggiati?
Io posso dirvi in sincerità come mi comporto, non è detto che sia giusto ma potrebbe servirvi come spunto. Premesso che non spendo MAI follie per me (se non per la fotografia, quella, mannaggia, non è economica….) analizzandomi per tirare le somme per questo pezzo mi sono resa conto di desiderare brand di lusso, guardando di qua e di la, lasciando poi perdere perché quante altre cose potrei fare con 500-600-1000€? Ma in realtà già ne possiedo e non poco!Di valore e non pagati una follia! Infatti il vestito di destra è un Armani collezioni (collezione 2012) ok, meno riconoscibile a colpo d’occhio ma oggettivamente bello e in qualche modo classico. Il mio segreto, e di migliaia di altre persone, sono gli outlet o all’italiana spaccio aziendale. Non sempre farai l’occasione della vita ma se ti capita col budget che ti sei dato potrai avere un oggetto pensato, disegnato e creato con talento. Ok, compreresti lo stesso effetto con 10 € dai cinesi ma… seriamente??Per cosa? Far scena? Quante min-min, o monogram dall’evidente contraffazione vedo tutti i giorni in metro e non sono neanche belle a vedersi! Qualità 0, talento 0, 100% plagio, e no, non mi piace, io preferisco avere meno ma meglio. Poi, è chiaro che per tutti i giorni acquisto presso le catene di fast fashion, sbaglio? probabilmente si… ma devo pur vestirmi senza svenarmi! Per non parlare di quelle ricoperte di gioielli simil Tiffany o Bulgari che io mi chiedo… se avessi veramente 5-6 mila euro addosso prenderesti sul serio la metro?? AHAHAH
Per me l’eleganza non è esagerazione e non è ostentazione.
Ho i miei “pezzi forti” presi negli anni belli ai miei occhi perché oggettivamente di qualità e non riconoscibili a meno che non te lo dica. La scarpa a sinistra è un sandalo molto classico, difficilmente “passa di moda” a destra un esemplare un po’ meno classico (del mio matrimonio) un po’ meno mettibile e abbinabile. Qui sta a voi come investire un modello classico o uno trendy? Io consiglio entrambi, almeno uno lo indosserete! Io di solito investo in pezzi classici in modo da sfruttarli più nel tempo, per i capi di tendenza, se mi interessa in quel momento, acquisto dalle grandi catene di fast fashion.
Amy riassume la mia faccia con questi gioielli ai piedi, gioielli si, ma dolore, tanto dolore. I tacchi alti vanno saputi portare se li indossi per lo 0.5% della tua vita ti faranno male. Sempre. E comunque. E inesorabilmente.
Lo spunto per questo pezzo mi è venuta leggendo lo sfogo di una creativa che si è vista “soffiare” alcune idee online, se questo è un problema per i big della moda è un grosso problema per i piccoli brand, amareggiante, sconfortante voi come vi sentireste?
Ecco il confronto, non sono identici, ma molto simili. E’ un plagio? Probabile, è dimostrabile? No. Se anche tu sei un creativo ed il tuo lavoro non è depositabile o non ne hai i mezzi mettiti al riparo, o almeno provaci. In questa situazione ho avuto un’idea che ho esposto alla ragazza che crea queste meraviglie, un’idea semplice che potrebbe tutelarvi all’occhio dell’acquirente, dare un nome alle proprie collezioni. Se lo identifichi lo rendi unico.
Oppure, se il vostro lavoro richiama forme e colori comuni basta anche una firma
D’altronde una farfalla è una farfalla che sia pezzo unico o stampata in serie (quella grigia ad esempio è di tiger) quindi una firma non è che vi tuteli al 100% ma almeno vi rende riconoscibili, che non è quello che fanno i grandi marchi?
Il plagio passa per tutti i campi, nessuno escluso. La cosmetica ne è piena sarete familiari al blog di cliomakeup, ha insegnato tutto a tutte le ciompe e molto spesso ci suggerisce brand low-cost di dupe&co. Se una figura autorevole non ve l’avesse consigliato avreste mai comprato essence o Makeup Revolution (che ce l’ha anche nel nome un po’ di ambiguità, non vi dice nulla Make Up For Ever?del gruppo LVMH? che possiede TUTTO???!!)? Io credo di no, io non mi sarei fidata, anche INCI alla mano. Ma di contro non avrei nemmeno speso soldi buoni per palette alla moda. Insomma sembro una contraddizione in termini ma no, ora arrivo a un punto. Ho comprato e adorato molti dei suggerimenti di clio, uno su tutti
I Heart Makeup – Chocolate Palette – Makeup Revolution
Ispirazione dell’ispirazione dell’ispirazione 🤯
Per me il trucco sta nell’essere simile ma non identico all’originale, buono quanto basta per farti entrare in testa il pensiero che se questo è così valido chissà l’originale?! e ti invoglia a provarlo, è marketing baby, poi, numeri alla mano, il fatturato e i numeri di LVMH non verrebbero attaccati dai numeri di questi “piccoli”.
Un caso che non so classificare va ai discount, prodotti di minor qualità fabbricati comunque da grandi aziende a volte trovi delle vere e proprie chicche e non sai se stai veramente facendo l’affare o no.
Un esempio è questo profumo lidl (mai e poi mai avrei guardato la linea profumi di un discount se qualcuno non me l’avesse proposto) pare sia la copia sputata di Boss Orange uno dei miei profumi preferiti…
Lo è? A un naso poco allenato, ovvero tutti noi, potrebbe sembrare ma evidentemente non lo è… A me pare identico, è durevole (come un eau de parfum dovrebbe fare), forse cambiano leggerissimamente le note di fondo, è prodotto in Germania da Straub Cosmetics che sbirciando in internet in Italia è presente in cosmoprof, è una tutela? non è detto che sia prodotto realmente in Germania ma quantomeno significa che rispetta le normative UE, tanto male non può fare. Consigliato per le eterne indecise che sicuramente possono spendere €4,99 per provare una fragranza in attesa di – investire – su quella originale. So che il prezzo dei profumi sia il deterrente maggiore nel loro acquisto stanno diventando sempre più esorbitanti ma tenendo d’occhio catene tipo acqua e sapone, Tigota & company si riesce a rimediare buone fragranze a meno di €19,90, non male vero? In attesa di trovare la vostra fragranza al vostro prezzo giusto queste soluzioni da discount “poracce” per citare chi me le ha fatte scoprire potrebbero fare al caso vostro, finché durano! Perché? Perché per me questa è una situazione di plagio borderline, quindi finché ce n’è approfittatene.
E ora in conclusione parliamo della sottoscritta, tutte crediamo di essere autentiche e che il nostro pensiero e modo di essere sia unico, vero? questo è vero in maniera parziale perché tutte alla fine ci ispiriamo a qualcuno, copiamo e ci lasciamo influenzare io in primis! Cerco di mantenere questo spazio il più autentico possibile, le foto sono tutte mie salvo dove specificato, ma anch’io per questo spazio mi sono ispirata e mi ispiro ad un blog di un certo successo vita su marte e devo dare il merito a Gloria per la dritta “poraccia”. Spero che lei possa sentirsi onorata e non derubata, non è (stato e non sarà mai) questo l’intento. E che anche voi possiate comprendere questo slancio di sincerità e suggerire dove migliorare se lo ritenete opportuno.
E ricordate che se lo sentite in giro potrebbe essere vero, ma dovete metterci del vostro per capirlo. L’ascolto di oggi è Heard it throught the grapevine dei CCR perché non tutte le copie vengono per nuocere, a meno che non le troviate su bancarelle, cinesi, fantomatiche cadute dal furgone ecc… quelle sicuramente nuocciono, a tutti livelli.
Un pensiero su “I Heard It Through the Grapevine”
Dupe sì, copie no!!!! 😁